Vi
informo che il pomeriggio di venerdì 12/10 abbiamo incontrato in Parlamento
l’on. Gabriella Carlucci (sono andato con Caterina che ha tenuto con lei
le relazioni a nome dei comitati e dell’ASIA) per capire i passaggi per
l’approvazione delle mozioni e se aveva preso concretezza l’ipotesi di
riunificazione dei testi. Come ci aveva confermato l'11/10 Morassut, durante
il presidio anti-sfratto a Grotta Perfetta, con la Carlucci erano
disponibili a presentare un testo unico insieme al PD, lasciando a noi
l’elaborazione del testo riunificato. Ma proprio mentre eravamo seduti
con la Carlucci nei divani del corridoio della Camera sono passati
prima l’on. Morassut e poi l’on. De Angelis (gli altri due presentatori
delle mozioni). Ne è scaturita una riunione improvvisata dalla quale è
emersa la difficoltà per la riunificazione delle mozioni a causa della
scelta del PdL di far votare il loro testo così come lo hanno
presentato.
In
sostanza, ci ha detto De Angelis, il problema della riunificazione era
quello di chi metteva la prima firma e quindi della primogenitura. Io
rimango stupito, dopo tutto quello che sta succedendo.
Comunque se approvano tre mozioni distinte per noi non è un problema, anche se sarebbe stato più forte un testo unico.
Dalla
chiacchierata tutti convergevano sulla necessità di presentare un
articolato di legge da provare ad inserire in un prossimo decreto legge
di carattere generale, un provvedimento che sospenda gli sfratti (anche
quelli per morosità incolpevole), gli aumenti degli affitti, le
dismissioni e contemporaneamente l’apertura di un tavolo
inter-istituzionale per affrontare la questione della norma sul
comportamento degli enti e dei fondi e sulla necessità di mettere in
campo le tutele necessarie.
E’ incerto l’atteggiamento del governo sulle mozioni, ma se il parlamento le approva devono comunque tenerne conto.
Come
vedete stiamo arrivando al nocciolo del problema, ora dobbiamo mettere
in campo tutta la nostra capacità di mobilitazione per impedire che
tutto si fermi all’approvazione delle mozioni e magari qualcuno pensa
pure di fare bella figura.
Dobbiamo proseguire la nostra strada a muso duro, convinti che stiamo affermando un nostro sacrosanto diritto: quello alla casa.
Vogliamo
fermare gli sfratti per tutti, anche per chi non ce la fa a pagare gli
affitti a seguito della crisi economica e dello stato di precarietà in
cui ci stanno gettando.
Vogliamo
fermare gli aumenti degli affitti e le dismissioni speculative,
costringendoli ad intervenire anche verso chi è stato costretto, con il
ricatto (vedi Enasarco), a accendere mutui insostenibili o a pagare
ingenti somme di arretrati illegalmente richieste prima dell’invio delle
lettere di prelazione. Tutto con la complicità dei sindacati
concertativi, complici di questa truffa.
Vogliamo
che i soldi della ex-Gescal (la Regione Lazio ne dispone circa 450
milioni di euro) e quelli per l’housing sociale (2/3 miliardi di euro
sono a disposizione della Cassa Depositi e Prestiti) vengano utilizzati
per affrontare l’emergenza casa.
Per
costringere questo governo e queste forze politiche ad affrontare
veramente questo problema c’è bisogno di mettere in campo tutta la
nostra forza.
Vogliamo
che inizi una nuova stagione dei diritti e dobbiamo fermare chi ha
truffato sull’emergenza abitativa rubando i fondi pubblici. E' importante, perciò, tenere alta la partecipazione alle iniziative concordate: la prossima martedì 16 al XII Municipio - Laurentino 38
Per l’ASIA-USB
Angelo Fascetti
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