sabato 23 ottobre 2010

Richiesta rinnovo accordo territoriale inviata il 18/10/2010

A TUTTI GLI INQUILINI ENPAM
Al Presidente della Fondazione ENPAM
Prof. E. Parodi
Ai Consiglieri della Fondazione ENPAM
Alle Organizzazioni dei Sindacati Inquilini
Sunia, Sicet, Uniat-Uil, Unione Inquilini, Assocasa-Ugl,
Feder.Casa_Confsal
e p.c. Al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
On. R. Polverini
All’Assessore Regionale alle politiche della casa
On. T. Bontempo
Al Presidente della Provincia di Roma
On. N. Zingaretti
Al Sindaco del Comune di Roma
On. G. Alemanno
All’Assessore al Patrimonio, alla Casa e ai Progetti speciali
On. A. Antoniozzi
Al Delegato del Sindacato per gli Enti Privatizzati
On. C. Bonelli
Al Prefetto di Roma
Dott. Giuseppe Pecoraro
Capigruppo Consiliari del Comune di Roma
Capigruppo Consiliari della Regione Lazio


OGGETTO: Richiesta rinnovo Accordo Territoriale tra Fondazione ENPAM e OO.SS..

In merito alla scadenza di fine anno dell’Accordo Territoriale tra la Fondazione E.N.P.A.M. e le Organizzazioni Sindacali Inquilini SUNIA, SICET, UNIAT-UIL, UNIONE INQUILINI, ASSOCASA-UGL, FEDERCASA-CONFSAL, le associazioni “COMITATO INQUILINI ENPAM DI ROMA” ed “ACOPI” richiamano le parti interessate ad una piena “assunzione di responsabilità” nella sottoscrizione del rinnovo dell’Accordo. Responsabilità che la stessa Fondazione ENPAM ha asserito nel comunicato del 26/01/2007: “La Fondazione ENPAM ha, già in passato, dimostrato ampia attenzione e sensibilità per le ricadute sociali connesse al problema casa ed intende anche questa volta operare contemperando il rispetto dei fini istituzionali propri di un Ente previdenziale, attraverso anche una migliore redditività del Patrimonio Immobiliare, e le esigenze degli inquilini”.
L’eventuale scadenza del concordato senza un nuovo rinnovo, potrebbe far sì che l’ENPAM applichi a tutti gli inquilini - oggi tutelati dall’Accordo Territoriale ex legge 431/98 art. 2 comma 1 - il canale a canone libero con richieste di canone altissimo, mettendo al muro famiglie che, per poter continuare a vivere nella casa in cui abitano, dovranno fare sacrifici insostenibili.
Le associazioni ritengono, pertanto, urgente richiedere l’apertura di un tavolo di confronto, al fine
di rinnovare l’Accordo Territoriale a condizioni ragionevoli, cioè concordando modalità e canoni accettabili (es. durata 4+2), avviando una trattativa chiara e trasparente, che tenga conto delle esigenze, non solo della Fondazione ENPAM, ma soprattutto degli inquilini.
Si ribadisce con forza che le Associazioni nascono con il fine di promuovere qualsiasi attività aventi lo scopo di avviare ed organizzare tutte le iniziative che possono portare alla definizione di un quadro legislativo nazionale ed europeo, che riconosca il diritto alla casa nell’interesse di tutti gli inquilini ENPAM, e nel rispetto dei ruoli Sindacali ed Istituzionali.
Le Associazioni, preoccupate per l’esito del tavolo di confronto non ancora avviato, chiedono gran voce di tutelare la difesa della dignità umana degli inquilini mediante il rinnovo dell’Accordo Territoriale.
In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.
Il Presidente dell’Associazione ACOPI
Riccardo Sonnino
Il Presidente dell’Associazione
Comitato Inquilini ENPAM di Roma
Walter D’Amanzo