lunedì 18 maggio 2009

Quanti fossero interessati a prendere visione dei verbali di assemblea e/o libri contabili e dei soci possono farne richiesta al presidente dell'Associazione al suo indirizzo di posta elettronica: walter.damanzo@gmail.com

martedì 12 maggio 2009

Nota informativa sui contratti di locazione (ex patti in deroga)

Dalla nostra "consorella" ACOPI riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

"A meno di un anno di attività dell’Associazione, un primo significativo traguardo è stato raggiunto: il 28 marzo 2009, una nostra associata si è vista riconoscere dal Giudice del Tribunale Civile di Roma, il diritto a rimanere nel proprio appartamento sino al 2011, senza pagare alcun arretrato (oltre 7.000 euro) né incrementi di canone e ciò grazie alla risolutezza dell’Associazione, la quale ha assistito fino al giudizio l’associata. Ai nostri ripetuti inviti a soprassedere alla richiesta di rinnovo contrattuale, giacché la stessa era priva di fondamento giuridico e di fatto, l’unica risposta della Fondazione ENPAM è stato il silenzio.
L’accanimento dimostrato nei confronti di una propria inquilina sempre puntuale nei pagamenti, che vive in via Pienza da molti anni, e per di più è vedova di un medico, è inaccettabile. L’ACOPI è prontamente intervenuta a sostegno della propria associata per evitare che sulla stessa si esercitasse, come accaduti con altri improvvidi conduttori, una vera e propria pressione psicologica. Purtroppo alle numerose richieste d’incontro inviate dall’ACOPI all’ENPAM e alle sollecitazioni fatte pervenire alle stesse organizzazioni sindacali di categoria, l’Ente ha risposto con una denuncia, con richiesta di sfratto per finita locazione nei confronti della suddetta Signora, mentre i sindacati si sono limitati ad un mero atteggiamento di circostanza.
Preso atto di tale situazione l’ACOPI è intervenuta a sostegno della propria associata anche in sede giudiziaria e in data 28.03.2009 il Giudice ha rigettato la richiesta di sfratto, riconoscendo la legittimità della posizione da sempre assunta dall’Associazione sull’argomento.
Il risultato conseguito apre nuovi scenari sul fronte dei rinnovi contrattuali in generale.
Moltissime famiglie si trovano nella stessa posizione contrattuale della nostra associata.
Altrettanti inquilini, poco informati, e poco assistiti, sono stati chiamati a rinnovare un contratto ancora vigente facendosi carico di un aumento consistente del canone di locazione con una durata di soli tre anni, e poi ?
Il risultato potrà avere riflessi anche sui contratti liberi già scaduti o in scadenza. L’Associazione sarà ferma e decisa anche in questi casi per evitare che si possano chiedere ingiustificati aumenti dei canoni nei confronti di conduttori che da moltissimi anni vivono in via Pienza, in edifici fatiscenti e convivono con l’amianto.
Alla luce dei fatti descritti si invitano tutte le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali di categoria ad assumere le iniziative utili a ricondurre le relazioni tra ente proprietario e conduttori nei binari del rispetto reciproco.
Al di fuori del contenzioso legale, trattato nella sede competente, stigmatizziamo il comportamento etico della Fondazione ENPAM che nella circostanza è stato, secondo noi, totalmente disatteso.
A CO PI - Associazione Conduttori Via Pienza"