Dismissione degli enti, inquilini in prefettura:
"vogliamo risposte"
Ieri si è tenuta una fiaccolata di protesta a piazza Santi
Apostoli e incontro con parlamentari Udc. Oggi è la volta del
Pd
Continua la mobilitazione degli inquilini degli
enti previdenziali e dei fondi pensione alle prese con la
dismissione
del patrimonio immobiliare. Dopo lo sciopero
della fame del luglio scorso, durato più di dieci giorni, e
le ripetute mobilitazioni che portarono il Prefetto ad aprire un tavolo di
confronto con gli enti, ieri pomeriggio è stata la volta di una fiaccolata
"perché gli impegni presi non possono rimanere lettera morta". Sono circa le 17
quando quasi duecento persone si radunano a piazza Santi Apostoli, davanti alla
Prefettura, chiusa ai due lati da transenne e da due blindati delle forze
dell'ordine. Il clima è sereno "ma la rabbia è tanta". Due gli 'obbiettivi'
della mobilitazione. Raggiungere le sedi dei gruppi parlamentari del Pd, Pdl e
Udc, che nei mesi scorsi hanno scritto tre mozioni, non ancora approvate, per
chiedere una moratoria degli sfratti, degli aumenti degli affitti e delle
vendite a terzi. Incontrare il Prefetto, che a giugno aveva scritto una lettera
al Governo chiedendo di intervenire. "Il tutto in una situazione in
peggioramento: da un lato nuove ondate di aumenti degli affitti, dall'altro gli
sfratti con tanto di forza pubblica" spiega Angelo Fascetti dell'Associazione
inquilini e assegnatari dell'Unione sindacale di base.
GLI INCONTRI - Intorno alle 18 una delegazione ha incontrato il Prefetto che "ci ha assicurato che chiederà nuovamente al governo di intervenire per bloccare gli sfratti in corso" spiega Fascetti. Inoltre "è essenziale riattivare il fondo regionale di 30 milioni destinati a rilasciare mutui a tassi agevolati agli inquilini che hanno problemi con le banche". E mentre un gruppo di persone veniva accolto a Palazzo Valentini, altri rappresentanti sono stati incontrati dalla parlamentare Udc, Gabriella Carlucci, firmataria nel luglio 2010 di una proposta di legge relativa alla dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali, che si è impegnata a fare pressione perché la mozione venga approvata. Oggi invece è stato fissato un incontro con alcuni parlamentari del Pd mentre il Pdl, alle prese con la crisi della giunta Polverini, non ha risposto alle richieste degli inquilini“
GLI INCONTRI - Intorno alle 18 una delegazione ha incontrato il Prefetto che "ci ha assicurato che chiederà nuovamente al governo di intervenire per bloccare gli sfratti in corso" spiega Fascetti. Inoltre "è essenziale riattivare il fondo regionale di 30 milioni destinati a rilasciare mutui a tassi agevolati agli inquilini che hanno problemi con le banche". E mentre un gruppo di persone veniva accolto a Palazzo Valentini, altri rappresentanti sono stati incontrati dalla parlamentare Udc, Gabriella Carlucci, firmataria nel luglio 2010 di una proposta di legge relativa alla dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali, che si è impegnata a fare pressione perché la mozione venga approvata. Oggi invece è stato fissato un incontro con alcuni parlamentari del Pd mentre il Pdl, alle prese con la crisi della giunta Polverini, non ha risposto alle richieste degli inquilini“
STORIE - E nonostante le prese
di posizione pubbliche del Prefetto e dei partiti
"favorevoli" alle richieste degli inquilini,
dopo l'estate le intenzioni di enti previdenziali e assicurazioni di "mettere a
valore" i propri immobili è stata riconfermata. La settimana scorsa Massimo,
inquilino di un fondo della ex Banca di Roma, ora Unicredit, ha ricevuto
l'ennesima ordinanza di sfratto con tanto di forza pubblica. "Solo grazie alla
solidarietà degli altri inquilini e dell'Asia Usb sono
riuscito a rimanere nella mia casa" racconta. Ma solo fino al 5 ottobre, "giorno in cui temo sarà reso esecutivo". Massimo abita nel quartiere Magliana e paga circa 850 euro di affitto per una casa di 70 metri quadrati. "Nel 2010 mi è arrivata l'offerta di acquisto per 260mila euro. Ma sono divorziato, pago gli assegni di mantenimento e il mutuo sulla casa coniugale: le banche non mi hanno concesso un mutuo. Così nel marzo 2012, senza comunicarmi nulla, il fondo ha venduto il mio appartamento a terzi". E se Enasarco sta continuando a dismettere gli immobili, l'Enpaia e l'Enpam stanno aumentando gli affitti. "La mia famiglia abita a Tor Tre Teste, in un appartamento dell'Enpam - racconta una giovane madre - e il nostro affitto è stato alzato da 850 euro più spese, prezzo fissato solo nel 2007, agli attuali 1032 euro più spese. Abbiamo accettato di pagare, ma non credo reggeremo a lungo".
IL MINISINDACO - In piazza a fianco degli inquilini ieri pomeriggio c'era anche Andrea Catarci, presidente dell'XI municipio, un territorio dove ci sono molti palazzi oggetto delle dismissioni e degli aumenti. "Questa è una battaglia essenziale non solo per le persone presenti qui oggi ma per tutta Roma, una città in cui l'emergenza abitativa potrebbe essere ulteriormente aggravata da queste dismissioni" ha spiegato Catarci. "Per questo motivo la scorsa estate ho presentato un atto al consiglio municipale per chiedere di fermare questa situazione". Presente in piazza anche il capogruppo del Pd del XII municipio, Giuseppe Contenti: "anche questo territorio è interessato dal fenomeno. Oltre alle azioni intraprese fin'ora, mi impegnerò per fare pressione dentro al mio partito perché la mozione venga approvata".
riuscito a rimanere nella mia casa" racconta. Ma solo fino al 5 ottobre, "giorno in cui temo sarà reso esecutivo". Massimo abita nel quartiere Magliana e paga circa 850 euro di affitto per una casa di 70 metri quadrati. "Nel 2010 mi è arrivata l'offerta di acquisto per 260mila euro. Ma sono divorziato, pago gli assegni di mantenimento e il mutuo sulla casa coniugale: le banche non mi hanno concesso un mutuo. Così nel marzo 2012, senza comunicarmi nulla, il fondo ha venduto il mio appartamento a terzi". E se Enasarco sta continuando a dismettere gli immobili, l'Enpaia e l'Enpam stanno aumentando gli affitti. "La mia famiglia abita a Tor Tre Teste, in un appartamento dell'Enpam - racconta una giovane madre - e il nostro affitto è stato alzato da 850 euro più spese, prezzo fissato solo nel 2007, agli attuali 1032 euro più spese. Abbiamo accettato di pagare, ma non credo reggeremo a lungo".
IL MINISINDACO - In piazza a fianco degli inquilini ieri pomeriggio c'era anche Andrea Catarci, presidente dell'XI municipio, un territorio dove ci sono molti palazzi oggetto delle dismissioni e degli aumenti. "Questa è una battaglia essenziale non solo per le persone presenti qui oggi ma per tutta Roma, una città in cui l'emergenza abitativa potrebbe essere ulteriormente aggravata da queste dismissioni" ha spiegato Catarci. "Per questo motivo la scorsa estate ho presentato un atto al consiglio municipale per chiedere di fermare questa situazione". Presente in piazza anche il capogruppo del Pd del XII municipio, Giuseppe Contenti: "anche questo territorio è interessato dal fenomeno. Oltre alle azioni intraprese fin'ora, mi impegnerò per fare pressione dentro al mio partito perché la mozione venga approvata".
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